Un brano che porta a riflettere, sognando casa. Tutti noi commettiamo degli errori, e nell’espiazione ci allontaniamo sempre di più da tutti, cercando dove abbiamo sbagliato. L’amore deve rappresentare la cura, la salvezza della nostra vita, ma talvolta esso viene a mancare. Allora ci ritroviamo a percorrere una strada all’indietro, per ricercare la fonte dei nostri mali. Riempire un vuoto, senza sapere davvero cosa manchi dentro di noi per raggiungere la completezza. La presenza di qualcuno lungo la via può veramente costituire una figura che ci accompagni durante il viaggio. Un viaggio dove comunque ci ritroviamo ad affrontare momenti difficili, piangendo, ricordando chi siamo, ma talvolta dimenticandolo. Ripercorriamo i passi della nostra vita.
“See, I hear the devil wears Prada but I couldn’t read the tags”
Da soli, ci troviamo a fronteggiare una strada solitaria, sperando che ci possa condurre a casa. La musica è la via. Cerchi qualcuno, ma spesso ti ritrovi solo. Quando siamo a migliaia di chilometri da noi stessi, cerchiamo la nostra identità lungo una via solitaria. Riconosciamo il male, ma non sappiamo combatterlo. Applichiamo nell’agire l’etichetta di corretto o sbagliato, ma non sappiamo riconoscere i nostri errori nel momento in cui li commettiamo. Per questo dobbiamo affidarci alle persone intorno a noi, amare la nostra vita, ricordare chi siamo. Siamo umani e, anche nel momento della solitudine, sappiamo ritrovare nel ricordo delle persone intorno a noi la loro presenza. Dialoghiamo con la nostra interiorità e prepariamoci a lasciare tutto, sacrificare l’ozio per prendere in mano le redini della nostra vita. Trovare l’indipendenza che ci sembra lontana, navigare in un mare in tempesta, su una barca che spesso sembrerà affondare. La ricerca di casa è un processo lungo, fatto di errori, che però ci servono per crescere.
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